giovedì , 28 Marzo 2024
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Petizione europea

Il Forum delle associazioni familiari, insieme a Scienza&vita aderisce alla petizione europea Per la vita e la dignità dell’uomo promossa dal Movimento per la vita e da associazioni per la vita e la famiglia dei 27 Paesi dell’Unione europea.

  • La petizione è destinata ad essere sottoscritta in molti Paesi europei diversi tra di loro per situazione politica e, sensibilità e tradizione culturale. Perciò i promotori lasciano liberi i singoli Stati di formulare in modo diverso la petizione, purche’ resti identico il contenuto essenziale, che è quello espresso dalle parole “affermiamo il diritto alla vita di ogni essere umano dal concepimento alla morte naturale e i diritti della famiglia come nucleo fondamentale della società e dello Stato, fondato sul matrimonio di un uomo e di una donna che hanno il diritto dovere di educare i figli”.
  • L’unico organismo che prevede l’esame di petizioni presentate da cittadini europei è il Parlamento Europeo. Percio’ la petizione deve essere indirizzata primariamente al Presidente di tale Parlamento. Peraltro sembra opportuno che il messaggio essenziale in essa formulato sia recapitato ed illustrato da apposite delegazioni anche agli altri organi supremi della Unione europea (Consiglio e Commissione). Inoltre rilevanti poteri spettano anche al Consiglio d’Europa in materia di diritti umani. Infatti la Convenzione Europea per la salvaguardia dei Diritti Fondamentali è emanazione del Consiglio d’Europa di cui è organo anche la Corte europea dei diritti umani. Perciò la petizione sara’ indirizzata anche al Segretario generale del Consiglio d’Europa. Infine la ricorrenza del 60° anniversario della Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo, che fu promossa e approvata dall’Onu nel 1948, suggerisce di comunicare la petizione anche al Segretario generale delle Nazioni Unite. Tutte queste considerazioni spiegano gli indirizzi indicati all’inizio della petizione.
  • Nella prima parte la petizione ricorda in quale modo l’Unione Europea definisce la propria identità (dignità, libertà, eguaglianza, solidarietà, giustizia); evoca le Carte universali ed europee sui Diritti dell’uomo; sottolinea il danno dell’attuale deriva nell’interpretazione ed applicazione delle suddette carte.
  • La domanda principale riguarda il diritto alla vita. Si chiede che gli articoli dove esso e’ solennemente proclamato vengano integrati con l’aggiunta delle parole “fin dal concepimento”.
  • Nella consapevolezza della difficolta’ e della complessita’ di una rapida approvazione di tale prima richiesta viene formulata anche una seconda ipotesi: quella di un’interpretazione la quale, ove gli atti sopra indicati restino immutati, ritenga compreso nel generale diritto alla vita anche quello del concepito.
  • Queste domande generali vengono specificate riguardo ad una vicenda estremamente concreta: la decisione dell’Unione europea di finanziare, nell’ambito del 7° Programma quadro sulla Ricerca, la distruzione di embrioni umani a scopo sperimentale. Contro tale travagliata decisione molti cittadini italiani attraverso il quotidiano “Avvenire”, hanno già fatto pervenire la loro protesta alle Istituzioni Europee. A tale protesta la Petizione vuol dare piu’ grande forza ed estensione chiedendo l’immediata sospensione dell’erogazione di denaro europeo alle imprese che compiono sperimentazioni distruttive su embrioni umani.
  • Il collegamento del diritto alla vita con il valore della famiglia è evidente. Purtroppo, sebbene l’art.16 della Dichiarazione Universale dei diritti dell’uomo dichiari la famiglia “nucleo fondamentale della Societa’ e dello Stato che come tale deve essere riconosciuta e protetta”, e’ forte la tendenza, specialmente nelle Istituzioni Europee, a considerare superati gli elementi caratteristici della famiglia – eterosessualità, matrimonio, stabilità – con conseguenze devastanti e con grave stravolgimento di quanto affermato dalla stessa Dichiarazione Universale. Perciò la petizione si conclude con la richiesta che come famiglia in senso pieno sia riconosciuta solo quella fondata sul matrimonio di una donna e di un uomo, destinati a divenire genitori con il compito e il diritto di educare i propri figli.

per informazioni e firma online:
www.mpv.org